MusicaNews

“Vergogna bianca” è il nuovo singolo dei Funghi Ladri: conosciamoli meglio

0

Quando avete deciso di dedicarvi alla musica e perché?
Quali sono stati i vostri primi passi nel mondo della musica? Raccontateceli.

Ho iniziato a scrivere poesie all’età di 12 anni, poi ho scoperto il rap all’età di 14 anni. Ciò mi ha permesso di accedere ad un mondo infinito, dove si
mescolano versi e musica: qui ho trovato la mia dimensione!
Da questa esperienza iniziale, sono poi nati i Funghi Ladri, nel 1997.
Da leader factotum della formazione – che è stata sempre molto cangiante e variabile, ho cercato nel tempo di collaborare con musicisti, cantanti
e arrangiatori, che provenivano da diversi generi musicali, proprio perchè ho sempre concepito la musica come uno “spazio senza confini”, un po’ come i sogni.

 

Qual è il vostro genere musicale?

Potremmo definirlo rap cantautorale sperimentale.

 

Quali artisti hanno influenzato la vostra scelta musicale?

Se parliamo di contenuti e testi, ci sono certamente molti cantautori italiani che stimo, come Pino Daniele, Francesco De Gregori, Daniele Silvestri, Caludio Baglioni.
Se parliamo, invece, di musica, i miei maggiori ispiratori sono stati 2Pac e B-Real dei Cypress Hill.

 

In questo periodo siete saliti su un palco?

Con molta difficoltà, a causa delle mille limitazioni collegate al Covid-19.

 

Che cosa nei pensate dei Talent Show?

Io credo che i Talent Show abbiano danneggiato l’aspetto creativo della musica, disincentivando il pubblico ad ascoltare nuove forme sonore ed anche
le etichette discografiche dall’investire in novità musicali di qualità, tanto in termini di musica ed arrangiamenti, quanto nell’ambito dei testi.
Il Talent Show è un pò come il frullatore: una volta che lo accendi e triti tutto, scompaiono tutti i singoli “sapori”!

Cos’è la musica per voi?

La musica è come Dio: immensa e dolcissima!

 

Descrivete il vostro ultimo singolo con 3 parole.

Lezione Di Storia… ; )

 

Quando prevedete di uscire con nuovo album?

Non saprei dirti, con certezza. Stiamo lavorando a nuovi brani, ma non abbiamo ancora una data.

 

Abbandonereste l’Italia per vivere un’esperienza musicale all’estero?

Certo.

Vincenzo Parisi: dai Kafka On The Shore al Conservatorio di Milano

Previous article

“rame” è il nuovo singolo di raele

Next article

You may also like

Comments

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

More in Musica