Cinema

SicilyFarm Film Festival, la madrina è Serena Autieri

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La quinta edizione del Sicilyfarm Film Festival, festival internazionale di cortometraggi, documentari e videoclip, si terrà per quattro serate, con ingresso gratuito, dal 19 al 22 agosto: le proiezioni affronteranno tematiche di grande rilievo e spessore, come lo sviluppo rurale dei paesi più poveri, l’accoglienza e la capacità di raccontare “storie di cambiamento” emozionanti e coinvolgenti.  Le storie narrate nei corti saranno dieci per ogni appuntamento, e verranno suddivise nelle date del 19 e 20 agosto (con inizio alle ore 21) al Farm Cultural Park (con Alessandro Cacciato) per proseguire nei giorni 21 e 22 agosto nella splendida cornice della Valle dei Templi, sullo sfondo del tempio di Giunone.

Madrina della finalissima del SicilyFarm Film Festival condotta da Riccardo Gaz, sarà l’attrice Serena Autieri, già conosciuta al pubblico agrigentino per aver preso parte a diverse manifestazioni, tra cui l’Efebo D’Oro nel 2011:

“Sono onoratissima di poter rappresentare la mia categoria – ha spiegato l’attrice – in un momento così difficile il cinema va assolutamente sostenuto, e trovo che questo Festival sia una grande prova d’amore verso questa forma d’arte, soprattutto in un territorio con una ricchezza spettacolare, dove tutto si riempie di emozione “.

 Verrà poi consegnato nel corso della serata finale del SicilyFarm Film Festival un premio alla Carriera di oltre quarant’anni anni all’ attore siciliano Tony Sperandeo, già vincitore di un David di Donatello per l’ interpretazione nel film “i Cento Passi” di Marco Tullio Giordana.

I partecipanti al festival sono stati ben 667, provenienti da 61 Paesi di tutto il mondo e tra i finalisti figurano nomi di spicco che hanno già vinto premi ai festival internazionali di Cannes, Berlino, Venezia e non ultimo ai prestigiosi David di Donatello. Per la sezione musicale troviamo in primis la pop star Sting, poi Steve Aoki e Shaed, i Bastille, Alessia Cara e i siciliani Loredana Errore, Mario Venuti con Donatella Finocchiaro come interprete principale del suo videoclip. Tutte le opere concorreranno per il SICILYFARM Film Festival AWARD:

il premio verrà assegnato da una giuria di eccellenza presieduta da Maricetta Lombardo, già vincitrice di due David di Donatello e quattro Nastri d’argento.  Le opere finaliste che hanno superato la pre-selezione (chiusa lo scorso 15 giugno) sono 39, e si contenderanno la vittoria per le seguenti sezioni: cortometraggio a tema libero, documentario, corto d’animazione, videoclip. Oltre a questi riconoscimenti si aggiungeranno anche le categorie: miglior regia, sceneggiatura, suono, colonna sonora, fotografia, montaggio e miglior interpretazione attoriale.

Direttore artistico del Festival è il regista Marco Gallo che, nonostante l’emergenza da Covid-19, ha voluto fortemente confermare il Festival nelle date prefissate:

Sono stati mesi difficilissimi e nonostante le avversità, sono soddisfatto del risultato: sono stato fortemente motivato nel portare a termine questa edizione del Festival con impegno e professionalità, insieme a tutte le maestranze che ruotano attorno al mondo cinematografico- e ancora, dichiara- Il pubblico avrà l’opportunità di vivere il cinema sotto le stelle in due location meravigliose, come la Farm Cultural Park e la Valle dei Templi di Agrigento”.

Sponsor ufficiale del festival è l’IFAD, Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo dell’ONU che, in esclusiva per il pubblico presente, invierà un video-saluto degli Chef Carlo Cracco, Rubio e Cristina Bowerman protagonisti di documentari in cui si evince la loro abilità culinaria, prestata a titolo gratuito in aree remote dei paesi in via di sviluppo, dove si sono recati per preparare e cucinare insieme ai coltivatori autoctoni.

La serie di brevi documentari “Ricette per il cambiamento” evidenzia la sfida che i piccoli agricoltori affrontano quotidianamente a causa dei cambiamenti climatici e del surriscaldamento.

“Il mutamento climatico è un dato di fatto- ha dichiarato Cracco– Forse si potrà rallentare, ma non si potrà fermare. E’ nostro dovere aiutare chi lavora la terra, per cambiare in meglio l’ambiente e tutto il mondo in cui viviamo”.

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