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Massimiliano Mariani svela i segreti della corretta posizione seduta

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Molte volte ci siamo chiesti se la posizione che utilizziamo al pc sia quella corretta, con la risposta di avere a fine giornata dei dolori lombari consequenza  proprio di una scorretta postura magari davanti al pc. L’osteopata Massimiliano Mariani, titolare dello studio Kyros, svela dei semplici ma fondamentali accorgimenti per migliorare la nostra postura mentre siamo seduti magari davanti al pc.

Partiamo dal presupposto che nessuna posizione, mantenuta per troppo tempo consecutivamente, può essere positiva e per la nostra salute fisica. Il nostro corpo è nato per muoversi, il movimento è vita. Grazie al movimento i sistemi micro circolatorio, vascolare, linfatico, cardio-respiratorio hanno la possibilità di rimanere attivi ed efficienti. Tutte le funzioni vitali -anche quelle che non possiamo percepire, come il circuito ormonale, ovvero il sistema endocrinologico della famosa tiroide- sono stimolate, attivate dal movimento. Per quanto possa sembrare strano, una semplice passeggiata, dona al nostro cervello degli stimoli di attivazione che lo rendono più plastico e funzionale oltre che comportare un basso dispendio di tempo ed energie secondo Massimiliano Mariani.

Lo stare fermi in una posizione per tante ore, si può tradurre in breve con la parola statica. Questa situazione ha come effetto il manifestarsi di una stasi anche a livello microvascolare e linfatico, creando una diminuzione dellirrorazione di tutti i tessuti, riducendo lossigenazione e lapporto di sostanza nutritive, infine accelerando i tempi di invecchiamento del sistema muscolo scheletrico e viscerale.

Negli ultimi secoli abbiamo assistito ad una diffusione globale della vita sedentaria e in statica: per prima è avvenuta lautomazione dei processi produttivi, che ha reso molto più statiche quasi tutte le attività materiali, come agricoltura e industria e trasporti. Macchine che arano, seminano e raccolgono, mentre la persona che le conduce è seduta; macchine che tagliano, piegano e assemblano, mentre chi le governa è fermo in piedi; mezzi di trasporto, con autisti alla guida; spostamenti quasi esclusivamente su mezzi motorizzati che prevedono che non sia la persona a produrreil movimento. Successivamente lavvento dei computer ha permesso di fare – da seduti davanti ad un terminale- praticamente quasi tutte le attività di comunicazione, progettazione, servizi di ogni genere, finanche ormai la socializzazione e lintrattenimento.

Il colpo di grazia è stato dato dalla pandemia, spiega Massimiliano Mariani. Sono aumentati esponenzialmente i casi di patologie legate in maniera diretta alla STATICITÀ DEL CORPO nella vita quotidiana delle persone. La vita sedentaria e in statica, che coinvolge la stragrande maggioranza degli individui, pone delle basi posturali inconsapevoli, incontrollabili e irrazionali, che istintivamente riproponiamo nella nostra quotidianità, senza neppure accorgercene, generando degli stimoli e dei sovraccarichi posizionali continuativi, che producono nel tempo degrado e usura di quelle strutture del corpo che maggiormente vengono stimolate dalla postura sedentaria e di statica.

Quali sono queste strutture? Quelle che rappresentano ormai la percentuale maggiore dei pazienti che vedo ogni giorno: lombare e cervicale. Quando siamo seduti per troppo tempo, viziati anche da quello che bisogna fare per lavoro con la parte superiore del corpo (ad esempio usare il computer, il telefono, ma anche qualsiasi altra cosa), si tende spesso a chiudere spalle e portare in posteriorità la nostra cifosi.

Questo squilibrio genera un aumento del carico di lavoro del tratto lombare, delegato della mobilità di tutto il busto, e del tratto cervicale, che dovrà sostenere il peso della testa, la quale si sposterà in avanti per motivi compensativi. Tutta questa attivazione compensativa provocherà problematiche dolorose e patologiche alla parte inferiore (lombare) e alla parte superiore (cervicale) della colonna vertebrale.

Quando un dolore si manifesta, ad esempio sul tratto lombare, per guarirlo dovremmo prendere in considerazione che questa parte della colonna vertebrale è stressata e sovra-sollecitata quotidianamente da atteggiamenti ripetitivi e quindi nellapproccio terapeutico dovrà essere preso in considerazione il corpo a 360°. Inoltre, non si può non considerare che queste posizioni continuativamente assunte vadano a influenzare il nostro modo di utilizzare il corpo in dinamica (quando ci muoviamo facciamo sport o semplicemente camminiamo). Questi atteggiamenti ripetitivi generano delle retrazioni muscolari compensative che avranno ripercussioni anche quando siamo in fase dinamica.

Il movimento di una struttura e la sua capacità di vascolarizzazione sono direttamente proporzionali come ci insegna il dottor Mariani. Noi sappiamo che il sangue, con il sistema arterioso, porta ossigeno e sostanze nutritive alle strutture che irrora (compreso il sistema muscolare) prelevando lanidride carbonica e le sostanze nocive attraverso il circolo venoso, così da mantenere in vita lorganismo. Tutto questo sistema è automatico: non ce ne accorgiamo, ma avviene ogni secondo della nostra vita.

In particolare il sistema vascolare venoso, quasi sempre deve andare contro la gravità. Lattivazione muscolare contribuisce a questo fondamentale processo di ricambio ed eliminazione delle sostanze nocive, funzionando come un pompaggio che spinge il sangue venoso verso il cuore e i polmoni, opponendosi alla gravità.

Perché la sedentarietà e le posture di statica creano delle problemi al nostro corpo? Essendo queste posizioni automatizzate, vengono riproposte in OGNI MOMENTO della giornata, NON SOLO quando siamo seduti davanti al computer per lavoro. Questa posizione la ripetiamo nella stessa maniera quando mangiamo, guardiamo la televisione, guidiamo la macchina: se potessimo calcolare esattamente il tempo della nostra vita passato in statica, ne rimarremmo sconvolti.

Il sovraccarico funzionale specifico, sempre uguale a se stesso mette a rischio, sotto stress, sempre le stesse strutture, che alla fine vanno incontro a lesione (protrusione, ernia del disco) e infortunio, nonostante lapparente assenza di traumi. Ma il trauma c’è, solo che è come una goccia dacqua che scava la roccia. Lento ed inesorabile.

Tutto ciò porterà allinsorgenza di problematiche dolorose e patologie da sovraccarico, che per trattarle andranno approcciate in maniera globale a 360° e dove il tratto lombare, e la sua ernia, sono solo le strutture che SUBISCONO il cattivo lavoro delle rigidità circostanti. Solo un approccio biomeccanico che analizza questa situazione nel suo insieme, può portare alla soluzione del dolore e alla diminuzione della sintomatologia, oltre che a limitare il deterioramento strutturale e tissutale della zona presa in considerazione.

Guarda in questo video i consigli di Massimiliano Mariani

Potete seguire i preziosi consigli di Massimiliano Mariani per migliorare la vostra statica ma anche tanti altri aspetti sul suo profilo Instagram ufficiale.

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