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Lucifer 5, il diavolo è tornato con gli stessi ingredienti di sempre

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Lucifer è ormai diventata un vero e proprio fenomeno mondiale potendo contare su un fandom vastissimo, che riuscì nell’impresa di convincere Netflix a salvarla dopo che Fox ne ordinò la cancellazione prima della quarta stagione. In pochissime ore è schizzata al primo posto degli show più visti sulla piattaforma streaming in tutto il mondo con i primi 8 episodi della quinta stagione, che ne segnano di sicuro l’ennesima consacrazione.

Lo show è tornato con tante novità, ma non tutte sono così piaciuti agli storici fan: la presenza di un gemello segreto di Lucifer, Micheal, che viene identificato con l’arcangelo michele della Bibbia c’è sembrata da subito molto forzata. Sembra quasi che gli showrunner abbiano perso brillantezza e siano ricorsi ad un  espediente narrativo ormai visto e rivisto in varie altre serie tv. La conferma migliore è nell’interpretazione di Tom Ellis, che in originale sfoggia un perfetto british  che contrapposto alla città di Los Angeles regala sempre sorrisi. Lui è Lucifer in tutto e per tutto, specie da quando lo show passato su Netflix si è liberato da alcuni paletti virando di più verso la soap crime in cui l’attore si esalta.

Le indagini continuano a scivolare di più in secondo piano, nonostante siano la cosa migliore di questi primi 8 episodi: primi due terribili sotto vari aspetti, con una crescita esponenziale che rende gli episodi 5-6 decisamente quelli meglio riusciti. La parte più curata dagli sceneggiatori, oltre che alla storia d’amore dei protagonisti, è anche quella relativa alle vite private dei personaggi secondari. Proprio questo aspetto ha alzato di gran lunga la qualità, permettendoci di scoprire qualcosa in più su Maze e Linda. Lucifer tira fuori il meglio di se quando si sforza di mantenere il giusto equilibrio tra profondità e commedia. Particolarmente felice la scelta di un episodio noir ambientato negli anni ‘40 in bianco e nero, tra i migliori non solo di questa stagione. Per il resto gli sceneggiatori speriamo abbiano la capacità di osare qualcosa in più, perché per la maggior parte delle puntate si ha come una sensazione del “Vorrei ma non posso”, ovvero di una trama che potrebbe sicuramente essere più sorprendente ed invece resta ancorata in una sorta di comfort zone.

Naturalmente era scontato che non avremmo avuto nulla di definitivo essendo una prima parte, con il cliffhanger finale che apre scenari molto interessanti che potrebbero portare una ventata di freschezza all’interno di Lucifer. Sicuramente la storia d’amore tra il Diavolo e la detective continuerà ad appassionarci anche nei restanti 8 episodi e nella confermatissima ultima sesta stagione. Non ci resta che attendere dunque il 2021 per i nuovi episodi.

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