Nuovi talenti

Kiol ci presenta il suo album “Techno Drug Store”

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KIOL è un cantautore italiano che ha trovato la sua dimensione artistica in Europa. Nonostante la giovane età, ha all’attivo oltre 150 date in giro per il continente. Si è fatto conoscere al grande pubblico in Gran Bretagna, Francia, Belgio e Germania, aprendo concerti ad artisti del calibro di Placebo, Patty Smith, Natalie Imbruglia, Jack Savoretti, Joan Baez, Editors, Eros Ramazzotti, e ora torna in Italia presentando al pubblico autoctono il suo nuovo lavoro discografico.

TECHNO DRUG STORE” (Join Records) è l’album di debutto di Kiol, uscito in digitale il 23 ottobre scorso: puoi ascoltarlo qui. 

“Techno Drug Store” è il tuo nuovo album: qual è il filo che lega tutte le tracce?

Diciamo che il Fil Rouge dell’album è la giovinezza, il viaggio, l’amore e la solitudine. Sono state tutte scritte negli anni in cui ero sempre a zonzo in tour e in cui sono andato a vivere a Londra. Visitando tanti paesi e vivendo in una città che non era la mia ho provato un sacco di sensazioni nuove e ho vissuto un sacco di esperienze, positive e negative. Il titolo dell’album è preso dalla traccia omonima, la numero 5, che racconta di com’è vivere questi anni dal punto di vista di un ragazzo della mia età. Ci sono infinite possibilità, mille strade percorribili e quindi molta incertezza nello scegliere quale strada perseguire. Ecco perché Techno Drug Store, il mondo come un gigantesco centro commerciale in cui c’è il rischio di perdersi. Ma, se hai uno scopo, una passione, e dei valori solidi e veri, la strada la ritrovi sempre. Questo è un po’ quello che racconto nell’album, come l’amore mi ha salvato la vita e come la sua assenza mi ha fatto crescere, facendomi imparare com’è importante saper stare da soli.

C’è una traccia alla quale sei più legato? Se sì, perché?

Impossibile scegliere una “preferita” in quanto sono tutte le mie bimbe, ed è difficilissimo sceglierne una in particolare. Diciamo che vado a periodi; momenti un cui prediligo alcune canzoni rispetto ad altre. Ora devo dire che Look Around, Lonely e Walk The Talk sono quelle che riascolto più spesso, ma dietro ognuna c’è una storia speciale, un sacco di emozioni, lavoro e voglia di fare musica!

Pensi sia difficile sfondare in Italia con un progetto in inglese?

Guarda credo che “sfondare” al giorno d’oggi non significhi più avere una bella voce, delle belle canzoni e una storia da raccontare. Ci sono i trend, i “personaggi” del momento, e se ti trovi nel posto giusto al momento giusto tutto è possibile! Sono sicuro che in Italia ci sono un sacco di persone che apprezzano la musica in inglese e, siccome sono italiano, non mi dispiacerebbe arrivare a tutti loro! In ogni caso, ho sempre saputo che cantando in inglese sarei stato destinato ad un mercato più internazionale che nazionale, e in tutti questi anni devo dire che questa strada mi ha portato un sacco di soddisfazioni, perché ho potuto girare tutta l’Europa portando la mia musica davanti ad un sacco di persone diverse! Non escludo in futuro di cantare qualcosa in italiano, ma per ora ho un sacco di canzoni nuove da far uscire e cercherò di farmi conoscere da più persone possibile con la mia musica, che siano italiane, francesi, inglesi o spagnole!

Qual è il ricordo più bello di tutta la tua carriera musicale?

Davo dire che ce ne sono un sacco e anche qui è difficile sceglierne uno… Abbracciare Joan Baez appena sceso dal palco, registrare in uno degli studi più prestigiosi d’Europa con la band di Paolo Nutini, girare in furgone per mesi con i miei colleghi ormai fratelli, tutti i post concerto, le mille birre e le centomila storie da raccontare, l’ansia dei primo concerto a Londra davanti a 600 persone che davvero potevano giudicare il mio inglese ahah… ce ne sono davvero un sacco di ricordi, per saperne di più andatevi a vedere il video di Mallow sul mio canale Youtube. Li c’è un riassunto dei momenti più belli della mia carriera.

Quali sono gli artisti che non possono mancare nella tua playlist?

La mia playlist varia mensilmente, ascolto davvero un sacco di roba diversa. In questo periodo devo dire che gli immancabili sono Kurt Vile, Apparat, RYX, The Blaze, Celeste, Kevin Morby, Edward Sharpe, Manu Chao e signori e signore, Fabio Concato!

Ci sono nuovi progetti in uscita?

Hell Yeah! Ovviamente, come tutti, sono in attesa di nuovi concerti, e ne ho uno in programma per ottobre, a Parigi. Musicalmente mi sono dato alla musica per i film e sto musicando un cortometraggio in uscita quest’estate. Sto collaborando con un producer torinese di nome Mariatti con cui farò uscire a breve una canzone, ibrido tra i nostri generi. E infine, ho 4 bombette nuove che registrerò a fine aprile con un mio grande amico e produttore di nome Pietro Giay. Durante questa pandemia ho messo su un piccolo studio al mare, andremo li e creeremo il mood perfetto per un EP prevalentemente acustico! Non so ancora quando e dove farò uscire queste canzoni ma durante l’estate ne saprete di più, quindi rimanete sintonizzati J

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