Musica

I Van Dyne ci raccontano il loro EP di debutto “Comete”

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Esce venerdì 3 giugno 2022Comete“, il disco di debutto del progetto Van Dyne. Dopo i precedenti singoli “Luna Park” e “Vorrei“, il capitolo definitivo per la band di Bologna che tra sonorità di respiro internazionale e, allo stesso, forti influenze derivanti dalla tradizione cantautorale, ci offrono la più malinconica delle estati. Siete pronti?

Non potevamo che ascoltarli e far loro qualche domanda.

– Quali sono le vostre influenze musicali internazionali? 
Si tratta di uno spettro molto ampio che va dai Radiohead ai Son Lux, dai Beach House ad Apparat
 
– Parlate mai di musica tra di voi? Si può fare anche musica propria, senza ascoltare quella di altri? 
Si certo, amiamo confrontarci e passarci idee e dischi. Molto difficile fare musica senza spunti esterni, anche a livello subliminale ci sarà sempre un suggerimento che non viene da dentro. Ma credo sia anche giusto così
 
– Da quanto tempo stavate custodendo “Comete”? A posteriori, avreste cambiato qualcosa? 
Da almeno un anno e mezzo. No, non avremmo cambiato nulla, per noi è esattamente come doveva essere perchè rappresenta molto bene l’insieme delle cose e degli eventi che lo hanno costituito.
 
– Ci sarà anche un secondo capitolo firmato dai Van Dyne? Potete anticiparci qualcosa? 
Ci sarà sicuramente un secondo capitolo, e speriamo anche un terzo e così via. Stiamo già lavorando a nuovo materiale che ci sembra molto interessante. Si potrà sentire un’anteprima nella live session che uscirà il 27 di giugno

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